Val Trebbia – in scooter

Val Trebbia – in scooter

Un itinerario nel cuore della Val Trebbia.

Sarà un giro in moto davvero entusiasmante sia per chi è alla guida sia per chi, invece, sta in sella ad ammirare il paesaggio.

La nomea della Val Trebbia ha conquistato tutti. Turistando con tutta la compagnia, perché  questo posto meraviglioso va gustato in gruppo, affronteremo rettilinei immersi nel verde dei prati, tornanti, ponti coccolati dalla Trebbia che non finisce mai di stupirci. Uno spettacolo della natura tra i tornanti a picco sulle gole biancazzurre della Trebbia, il verde dei prati e dei boschi. Strade che sembrano essere una vera e propria pista! La nostra partenza partenza è Cazzago San Martino (Franciacorta) e attraverso la Pianura Padana,  lo scooter, ci porterà fin sul litorale ligure, ma non dove pensate Voi.

Un solo consiglio, guidare con prudenza e slow driving in Val Trebbia.

All’inizio ci spostiamo solo in autostrada sino a Piacenza, poi ci avviamo: direzione Bobbio.

Bobbio è una normale paese valligiano, con i suoi bar, gelaterie, bar e ristoranti, che nel week-end sono frequentatissimi dai moto-scooteristi pronti per la scalata ai vari passi, o semplicemente punto di riposo in attesa di creare un “gruppo” interessante. Il sabato, scooteristi e motociclisti si disperdono per il mercato, incastrato in piccole stradine affollate e dove spiccano i colori particolari delle tute dei motociclisti. Da visitare la cattedrale di San Colombano, protettore dei motociclisti e senza dubbio uno sguardo al ponte del diavolo, 11 arcate bellissime.

Proseguendo si incontrano caratteristici paesini come Marsaglia, Losso o Ponte Organasco, dove ogni bar è facilmente riconoscibile dai capannini di moto posteggiate fuori.

SURUS

Ma la Val Trebbia è troppo bella per essere catalogata come terreno di scontri per i motociclisti smanettoni e dopo una obbligata sosta a Bobbio, risaliamo tranquilli la valle fino a SURUS, ma chi è SURUS?

Pochi lo sanno e pochi lo vedono, soprattutto gli smanettoni. Pochi Km dopo il bivio con la SP73 ( sulla sx a della Trebbia o alla vs Dx risalendo i tornanti) guardando i lineamenti degli appennini sul lato opposto della strada, noterete un enorme elefante sdraiato su un fianco. Attenzione si vede solo per un km circa.

Noi abbiamo scelto di lasciare la val Trebbia dopo Due Ponti (paese) dove la SS45 incrocia la SP48 per FONTANIGORDA e la val d’Aveto fino al passo del Fregarolo, poi giù fino a Cabanne. Un percorso assai diverso dal primo, sperduto tra i boschi e sconosciuto agli smanettoni; 20 km tra tornanti, curve aperte e discesce profumate di legna segata il tutto condito di belle viste appenniniche.

 

 

 

 

 

 

 

Ora prendendo la SP 586 avviatevi a Chiavari.

Da Chiavari alle Cinque terre è tutta una litoranea, compresa la ex ferrovia trasformata in una strada a senso unico. La nostra scelta è caduta sulla litoranea sino a Deiva Marina; qui ci siamo fermati a dormire in un posto meraviglioso B&B I due Pozzi, parcheggio per auto e moto. Il silenzio la fa da padrone e la tranquillità ti fa dimenticare curve, pieghe, frenate e stanchezza. Al risveglio una colazione spettacolare con i dolci creati dalla titolare.

 

 

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