Sacrario del Monte Grappa

Monte Grappa

02/06/2022 ritorniamo sul Monte Grappa

alcuni partecipanti al 6 meeting di strade da moto al sacrario del Grappa.

Con molto piacere, come per la prima volta, ritorniamo sul Monte Grappa, stesso mal di pancia stessi pensieri, ma questa volta non ci accoglie un sole intenso, ma una giornata nebbiosa. Tutto è più struggente. Passano biciclette, moto, auto, ma una sola è la cosa che tutti dicono, pensano o nascondono:<<Ma quanto hanno patito i nostri nonni?>>.

Mi giro a guardare i militari odierni di guardia che parlottano e spero che continuino ad “allenarsi” a quel tremendo gioco che è la guerra senza mai applicare le loro abilità! Ce ne torniamo in pianura.

 

 

 

17/08/2020 Sarà un giro in moto per visitare un sacrario particolarmente amato dagli italiani: “Monte Grappa tu sei la mia Patria

E’ mattino e ci accingiamo a partire per il sacrario del Monte Grappa. Arrivano i ns compagni di viaggio Alessandro e Cinzia. Partiamo alla volta della Valsugana; scegliamo di percorrere la superstrada per aver più tempo al sacrario. Arriviamo a Primolano e sbagliamo uscita, ma fortunatamente riprendiamo subito la giusta via. Arriviamo a Caupo, porre molta attenzione perché 50 mt dopo la rotonda si deve lasciare la superstrada. OK, da qui inizia l’avvicinamento alla cima Grappa. Sono circa 30 Km di una strada di montagna con tornanti e viste molto belle e piano piano saliamo in quota.

Saliamo con umiltà e rispetto su questo grande massiccio. Affrontiamo ogni singolo colle e ogni singolo tornante e ci ricordiamo di quanti hanno perso la vita su questi prati e su queste rocce, che conservano la storia di 22.910 soldati Italiani e Austro-Ungarici.


 

Cenni storici

Il monte Grappa e considerata zona sacra, la galleria del museo è sorvegliata dall’esercito, nel suo sacrario giacciono le spoglie di 22.910 soldati morti durante il primo conflitto mondiale.
Ossario austroungarico con 10.295 morti di cui 295 identificati.
Ossario italiano con 12.615 morti di cui 2.283 identificati.
Tra i due ossari, c’è la cosiddetta via Eroica lunga 300 metri, con a lato i cippi recanti i nomi delle cime teatro di guerra.

Breve riassunto, il testo completo lo trovate qui.
LE TRE BATTAGLIE DEL GRAPPA – PREMESSA

L’avversa conclusione della dodicesima battaglia dell’Isonzo nel novembre 1917, il Monte Grappa è in prima linea a sbarramento del settore montano tra il Brenta e il Piave.
Le nostre truppe, dopo una drammatica ritirata, pervennero alla nuova linea logore e stremate.
La conquista del Grappa, infatti, avrebbe consentito agli austro-ungarici di dilagare nella sottostante pianura veneta e colpire alle spalle il nostro schieramento sul Piave, dal Montello al mare.
“Monte Grappa tu sei la mia Patria” diceva la loro canzone. Nella prima e seconda battaglia difensiva contesero accanitamente ogni palmo di terreno, sino a stroncarne ogni velleità offensiva e travolgerla per sempre con la terza battaglia dell’ottobre 1918.

LA BATTAGLIA DI ARRESTO

La prima battaglia difensiva – quella di arresto dell’avanzata nemica – si svolse in due fasi: dal 14 al 26 novembre e dall’11 al 21 dicembre 1917.

LA BATTAGLIA DIFENSIVA

Durante la stasi invernale, la nostra organizzazione difensiva venne rafforzata con lavori in roccia, trinceramenti, postazioni e reticolati, in previsione di altri e più massicci attacchi.
Il piano nemico prevedeva di sferrare con una armata – la 11a – l’attacco principale dagli Altopiani e dal Grappa per giungere alle spalle delle nostre difese sul Piave. La 5 e 6 Armata austro – ungarica avrebbero attaccato frontalmente gli Italiani..
La grande battaglia, dall’Astico al mare, che prese poi il nome di Battaglia del Solstizio, si accese nella notte del 15 giugno 1918.
Anche al centro, nel settore del VI C.A., il nemico attacca direttamente Cima Grappa da più direzioni.
La sua irruenza viene subito bloccata e nella giornata successiva, il 16 giugno, i nostri irresistibili contrattacchi riescono a ricacciare il nemico da quasi tutte le posizioni conquistate.
Sul basamento della colonna romana collocata a Ponte San Lorenzo, la nostra vittoriosa reazione è ricordata dall’epigrafe: “Qui giunse il nemico e fu respinto per sempre il 15 giugno 1918″.
Così dice nel bollettino di guerra del 18 giugno: “ciascun sodato, difendendo il Grappa, sentì che ogni palmo del monte era sacro alla Patria”.

LA BATTAGLIA OFFENSIVA

Il compito affidato all’Armata del Grappa era quello d’irrompere nel solco feltrino per facilitare l’azione di rottura delle Armate 8 e 10 dal Piave verso Vittorio Veneto.
All’alba del 24 ottobre 1918 venne accesa – questa volta per nostra iniziativa – la terza battaglia del Grappa. La battaglia, preceduta dal violento tiro di preparazione della nostra artiglieria.
Il 29 ottobre la 4 Armata, in concomitanza della grande battaglia offensiva del Piave, balza in avanti in tutti i settori, irrompe come una valanga sul nemico e ne travolge ogni residua resistenza.
Alle ore 15 del 3 novembre (ora dell’armistizio) l’Armata raggiunge la linea Borgo in Val Sugana – Fiera di Primiero in Val Cismon.
La battaglia è vinta! L’Armata del Grappa ha ben assolto il compito che la Patria aveva ad essa affidato.

Alla fine della giornata ce ne torniamo al lago di Caldonazzo felici di aver visto quanto ci eravamo prefissati e un po’ di cultura e storia in più.

canzone del Grappa testo   

 

 

 

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